GEORGIA, NEL CUORE DEL GRANDE CAUCASO - CODICE ITINERARIO: EO3GES003
15 giorni 14 notti
Aeroporti di partenza: Milano, Malpensa
Guida locale di lingua italiana e accompagnatore dall’Italia a partire da 10 partecipanti
Numero massimo di partecipanti 14
1° giorno / Italia – Tbilisi
Partenza la mattina da Milano Malpensa con voli di linea Turkish Airlines via Istanbul per Tbilisi. Arrivo a Tbilisi in serata, accoglienza e trasferimento in hotel. Cena libera. Pernottamento in hotel.
2° giorno / Tbilisi (l’antico crocevia eurasiatico)
Capitale della Georgia in modo continuativo fin dal V secolo, Tbilisi trabocca di storia e gode di una posizione magnifica, circondata su ogni lato da suggestive colline che dominano il fiume Mtkvari. Nel suo centro storico si respira ancora l’atmosfera di antico crocevia eurasiatico, con vicoli stretti e tortuosi, begli edifici sacri, vecchie case con balconi e caravanserragli. Il resto della città è proiettato nel XXI secolo con locali notturni di stile europeo ed edifici appariscenti di recente costruzione. Dopo la prima colazione visita della città: il Museo Nazionale della Georgia, che custodisce un’incredibile collezione di reperti archeologici comprendente oggetti e gioielli d’oro della Georgia precristiana; la Chiesa di Metekhi, fatta costruire nel XIII secolo dal re Demetre Tavdadebuli, soprannominato l’Autosacrificante, trasformata in teatro nel 1974 e infine riconsacrata nel 1980; il quartiere di Abanotubani con le famose terme sulfuree frequentate da Alexandre Dumas e Puskin; la Basilica di Anchiskhati (VI se.), una delle più antiche chiese di Tbilisi che conserva il suo aspetto originale; la Fortezza di Narikala, risalente al IV secolo, antico simbolo dell’ingegnosità difensiva di Tbilisi; la Cattedrale di Sioni, risalente al VI-VII secolo, con la croce di Santa Nino di Cappadocia, fatta di rami di vite legati con i capelli della santa. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
3° giorno / Tbilisi – Davit Gareja – Convento di Bodbe – Sighnaghi (i monasteri di Davit Gareja) (circa 180 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per il sito di Davit Gareja, a ridosso del confine con l’Azerbagian, costituito da circa 15 monasteri disseminati in un territorio semidesertico dal paesaggio lunare. Il Monastero di Lavra, il primo monastero della zona, fu fondato da Davit Gareja, uno dei 13 padri siriani asceti che nel VI secolo tornarono dal Medio Oriente per diffondere il Cristianesimo in Georgia. Si compone di edifici a tre piani con torri di guardia e cinta di mura. Oggi il monastero è di nuovo abitato dai monaci. Il Monastero di Udabno, situato sul versante scosceso e raggiungibile con una camminata (circa un’ora e mezza tra salita e discesa), era costituito da grotte adibite a sale, cappelle e chiese, dove sono ancora visibili gli affreschi dipinti dalla rinomata scuola di pittura che fiorì tra il IX e il XIII secolo. Si prosegue verso nord-est per la pittoresca città fortificata di Sighnaghi, la “perla del Kakheti”, caratterizzata da belle case con logge e porticati, costruite intorno a una serie di graziose piazzette. Poco distante il Convento di Bodbe con la tomba di Santa Nino, la giovane donna che convertì il popolo georgiano al cristianesimo. La chiesetta, fatta costruire originariamente dal re Miriam nel IV secolo sopra la tomba della santa, fu trasformata in una basilica a tre navate tra l’VIII e il IX secolo e ristrutturata diverse volte successivamente. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
4° giorno / Sighnaghi – Alaverdi – Omalo (la Cattedrale di Alaverdi) (circa 150 km)
Dopo la prima colazione partenza in minivan 4x4 verso nord per il Tusheti, ai confini con la Cecenia e il Daghestan, una delle regioni montuose più affascinanti e incontaminate del Paese. Lungo il percorso sosta per la visita della maestosa Cattedrale di Alaverdi, fatta costruire all’inizio dell’XI secolo dal re Kvirike, il principale centro spirituale del Kakheti e fonte di grande orgoglio e di profondo amore per tutta la popolazione locale. Si prosegue per il Tusheti percorrendo una bella strada di montagna, costruita solo nel 1978 e ancora in parte sterrata, che si inerpica sullo spaventoso Passo di Abano (2.900 m) per poi scendere verso Omalo (1.880 m), il villaggio più grande della regione. I paesaggi sono spettacolari, con alte vette innevate, profonde gole e ripidi pendii collinari ricoperti di prati sui quali le pecore al pascolo in lontananza appaiono come puntini bianchi in movimento. Pranzo libero. Cena e pernottamento in guest house. (N.B. Non è garantita la camera singola e i bagni potrebbero essere in comune).
5° giorno / Omalo – Dartlo – Shenakho – Omalo (i remoti villaggi del Tusheti)
Intera giornata dedicata ai remoti villaggi del Tusheti. In molti villaggi sopravvivono le alte torri difensive koshki risalenti a oltre 600 anni fa, e sono ancora evidenti le tracce dell’antica religione animista, in particolare i templi di pietra khati ricoperti di corna di capre e pecore sacrificate. Si raggiungono i villaggi di Dartlo, nella valle del Pirikiti Alazani, dove sorge un gruppo di belle torri; Shenakho, con le case in pietra e ardesia dai traballanti balconi di legno raggruppate intorno all’unica chiesa del Tusheti ancora in attività. Pranzo libero. Rientro nel villaggio di Omalo. Cena e pernottamento in guest house. (N.B. Non è garantita la camera singola e i bagni potrebbero essere in comune).
6° giorno / Omalo – Gremi – Tbilisi (la cittadella di Gremi)(circa 190 km)
Dopo la prima colazione si intraprende il viaggio di ritorno. Lungo il percorso sosta per la visita dell’imponente Cittadella di Gremi al cui interno si trova la Chiesa degli Arcangeli, fatta costruire nel 1565 dal re Levan del Kakheti (che vi è sepolto) e decorata con affreschi del 1577. Pranzo libero. Nel pomeriggio si prosegue per Tbilisii. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel
7° giorno / Tiblisi – Mtskheta – Gudauri – Kazbegi (la chiesa di Tsminda Sameba e il Monte Kazbek)(circa 170 km)
Dopo la prima colazione partenza in minibus verso nord per Mtsketa, l’antica capitale religiosa, nelle vicinanze di Tbilisi, dove nel IV secolo santa Nino convertì il regno iveriano al cristianesimo. Questa località, dove si trovano alcune delle chiese più antiche e importanti del paese (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), costituisce il cuore spirituale della Georgia. Visita della Chiesa di Jvari, un classico dello stile tetraconco georgiano antico: gli angoli delimitati dalle quattro braccia di uguale lunghezza sono occupati da sale cantonali, mentre la bassa cupola poggia su un tozzo tamburo ottagonale, ne risulta un edificio di piccole proporzioni ma dalle eleganti simmetrie. Visita della Cattedrale di Svetitskhoveli, grande edificio risalente all’XI secolo, che presenta pianta a croce allungata, decorato con splendide sculture di pietra sia all’esterno che all’interno. Secondo la tradizione sotto la cattedrale sarebbe sepolta la tunica di Cristo. Visita della Chiesa di Samtavro, facente parte dell’omonimo convento, costruita nel 1130 come chiesa di corte dei signori di Mtskheta, che conserva le spoglie di re Miriam e di sua moglie, la regina Nana. Si prosegue verso nord lungo la mitica Strada Militare Georgiana, la principale via di collegamento con la Russia, oggi interrotta dalla chiusura del confine, che da Tbilisi attraversava il Caucaso fino a Vladikavkaz. Arrivo a Kazbegi (1.750 m), situata in posizione spettacolare pochi chilometri a sud del confine con la Russia. Dominata a ovest dalla cima innevata del Monte Kazbek (5.047 m), su cui si staglia la sagoma inconfondibile della chiesa di Tsminda Sameba, Kazbegi è la più importante città del Khevi, la regione a nord del Passo di Jvari. Salita in minivan 4x4 alla trecentesca chiesa di Tsminda Sameba (2.200 m) uno dei principali simboli della Georgia, famosa, oltre che per la sua bellezza, per la devozione e la fiera determinazione dimostrata dal popolo georgiano nel volerla costruire in una posizione così impervia e isolata. La salita alla chiesa e i panorami che si aprono lungo il percorso sono tra le attrattive principali della Georgia. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
8° giorno / Kazbegi – Uplistsikhe – Akhaltsikhe (il più antico insediamento del Caucaso) (circa 300 km)Partenza presto al mattino, dopo la prima colazione, per un lungo trasferimento verso sud-ovest. Lungo il percorso sosta per la visita della suggestiva città rupestre di Uplistsikhe, nei pressi di Gori, uno degli insediamenti più antichi del Caucaso. Fondata alla fine dell’Età del Bronzo, intorno al 1000 a.C., Uplistsikhe si sviluppò in modo significativo dal VI secolo a.C. al I secolo d.C. e fu uno dei principali centri politici e religiosi del Kartli precristiano, con templi dedicati soprattutto alla dea del sole. In seguito, grazie alla sua strategica posizione sulla rotta delle principali vie carovaniere tra l’Asia e l’Europa, Uplistsikhe divenne un importante centro commerciale, che nel momento di massimo sviluppo contò più di 20.000 abitanti. Nel 1240 la città e le foreste circostanti vennero distrutte dai mongoli. Ciò che è visibile oggi è stato riportato alla luce dagli archeologi a partire dal 1957 e si estende su una superficie di 40.000 mq che corrisponde a circa la metà dell’estensione originale del sito. Ancora verso sovest per la cittadina di Akhaltsikhe che si trova nei pressi del confine con la Turchia. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Akhaltsikhe – Vardzia – Kutaisi (la sacra città rupestre della regina Tamar) (circa 320 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est, verso il confine con la Turchia, lungo una spettacolare strada che segue l’alto corso del fiume Mtkvari, attraverso paesaggi naturali incontaminati. Lungo il percorso sosta per fotografare l’imponente Fortezza di Khertvisi, di epoca compresa tra il X e il XIV secolo. Secondo la leggenda, la regina Tamar indisse una gara per chi avrebbe costruito la torre più bella. Alla sfida parteciparono un esperto muratore e il suo allievo. L’allievo superò il maestro, il quale si suicidò saltando dalla torre. Si prosegue per la sacra città rupestre di Vardzia, bastione della spiritualità georgiana. La caratteristica saliente della città, che si sviluppò nel XII sec. durante il regno della regina Tamar, sono i 13 livelli su cui si articolano le abitazioni scavate nella roccia, con la chiesa dell’Assunzione al centro. A ovest e a est della chiesa dell’Assunzione si trovano più di 100 gruppi di grotte e 12 chiese minori. Si contano inoltre 25 cantine per il vino. Oggi il Monastero di Vardzia è di nuovo in funzione. Rientro a Akhaltsikhe per la visita della Cittadella di Rabati, con le tradizionali case georgiane “darbazebi” raggruppate attorno al castello del XII secolo. Si prosegue verso ovest per la cittadina di Kutaisi nella regione di Imereti. Pranzo libero. Cena in ristorante/hotel. Pernottamento in hotel.
10° giorno / Kutaisi – Monastero di Gelati – Fortezza di Gonio – Batumi (architetture zariste e moderne) (circa 160 km)
Kutaisi è una città antichissima che a più riprese ha giocato un ruolo fondamentale nella storia della Georgia. Fu tra i centri più importanti dell’antica Colchide, zona abitata da 4000 anni, famosa per essere stata la destinazione di Giasone e degli Argonauti in cerca del Vello d’Oro. Nel III secolo a.C. Apollonio Rodio parla di “Kutaia” nelle Argonautiche e secondo alcuni studiosi questa sarebbe stata la città del re Eete, padre di Medea. Dopo la prima colazione visita del Monastero di Gelati (Patrimonio dell’Umanita UNESCO), situato sul versante boscoso di una collina 10 km a nor-est di Kutaisi, fondato dal re Davit il Ricostruttore nel 1106 come centro della cultura cristiana e accademia neoplatonica. Gli interni della Cattedrale della Vergine sono tra i più sgargianti e colorati di tutte le chiese georgiane. Si prosegue verso sud-ovest per Batumi, uno dei principali porti affacciati sul Mar Nero, di enorme importanza per l’economia georgiana non solo per il grande flusso commerciale che vi transita ma anche per i cantieri navali. Situata a pochissimi chilometri dal confine con la Turchia, la città si presenta con uno stile architettonico piacevole dove il moderno si fonde con l’architettura zarista del tardo ‘800. Da poco meno di un decennio Batumi ha sviluppato anche una forte vocazione turistica, divenendo un’ambita zona di villeggiatura estiva lungo le coste del Mar Nero. Poco distante la fortezza di Gonio, una grande fortezza romana pressoché intatta, al cui interno si trova la tomba di San Matteo apostolo. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
11° giorno / Batumi – Zugdidi – Mestia (nel cuore del Grande Caucaso)(circa 260 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per il selvaggio e misterioso Svaneti, una terra antica racchiusa nel Caucaso Maggiore, così isolata da non essere mai stata sottomessa da nessun dominatore e da essere riuscita a mantenere in gran parte il suo stile di vita tradizionale anche durante l’epoca sovietica. Gli svan, gli abitanti locali, parlano una lingua priva di forma scritta che si è separata dal georgiano circa quattromila anni fa e che risulta in gran parte incomprensibile al resto della popolazione. L’identità della Georgia affonda le sue radici nell’imponente catena del Caucaso che vanta la più alta cima d’Europa, il Monte Elbrus (5.642 m), la cui vetta si trova in territorio russo. Il percorso attraversa paesaggi che si fanno sempre più spettacolari a mano a mano che si risalgono le valli: cime innevate che svettano oltre i 4.000 m su pascoli alpini ammantati di fiori. Il simbolo dello Svaneti sono i pittoreschi villaggi con le tipiche torri difensive in pietra, progettate per proteggerne gli abitanti in caso di invasioni e guerre; oggi sono ancora in piedi circa 175 torri, costruite per la maggior parte tra il IX e il XIII secolo. Lo Svaneti possiede inoltre un ricco patrimonio d’arte sacra: molte chiese, anche quelle nei villaggi più piccoli, vantano affreschi vecchi di un millennio. Arrivo nella cittadina di Mestia (1.400 m), capoluogo amministrativo dello Svaneti, un agglomerato di circa dieci quartieri con palazzi antichi e torri svan oltre a dozzinali edifici di epoca sovietica. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita della cittadina e del Museo familiare “Casa-Torre”. Cena e pernottamento in hotel.
12° giorno / Mestia – Ushguli – Mestia (le torri ai piedi del Monte Shkhara) (circa 90 km)
Dopo la prima colazione partenza in minivan 4x4 verso sud-est per raggiungere il pittoresco e suggestivo villaggio di Ushguli (2.100 m), che sorge sulle propaggini più elevate della Valle dell’Enguri, ai piedi del massiccio innevato del Monte Shkara (5.068 m) la vetta più elevata della Georgia e la terza più alta della catena del Caucaso. In realtà Ushguli è formato da quattro villaggi: Murqmeli, Chazhashi, Zhibiani e Chvibiani; nel 1996, grazie alla presenza di una ventina di antiche torri svan, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Pranzo libero nel villaggio. Nel pomeriggio rientro a Mestia. Cena e pernottamento in hotel.
13° giorno / Mestia – Zugdidi – Kutaisi (le foto di Vittorio Sella) (circa 230 km)
Dopo la prima colazione visita del Museo Etnografico di Mestia, che oltre a pregevoli vangeli illustrati, croci d’altare in oro e icone in metallo cesellato, espone una raccolta di fotografie dello Svaneti scattate alla fine dell’800 da Vittorio Sella, forse il più grande fotografo di montagna di tutti i tempi, nipote del più famoso Quintino Sella, il fondatore del Club Alpino Italiano. Si intraprende il viaggio di ritorno a Kutaisi. Pranzo libero lungo il percorso. Sosta a Zugdidi per la visita del colorato mercato giornaliero. Arrivo a Kutaisi nel tardo pomeriggio. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
14° giorno / Kutaisi – Grotta di Prometeo – Gori – Tbilisi (il Museo Stalin)
Dopo la prima colazione visita della grotta carsica di Prometeo con fiume sotterraneo navigabile. Partenza verso est per Tbilisi. Lungo il percorso sosta nella città di Gori, famosa per aver dato i natali a Josif Vissarionovic Dzugasvili, passato alla storia con il nome di Stalin. Visita dell’interessante Museo Stalin, un imponente edificio costruito nei pressi della casetta di mattoni dove Stalin visse con la famiglia per quattro anni. Pranzo libero. Arrivo a Tbilisi nel tardo pomeriggio. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
15° giorno / Tbilisi – Italia
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro in Italia via Istanbul. Arrivo a Milano Malpensa nel pomeriggio.
LE QUOTE INCLUDONO
Voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati aeroporto/hotel e viceversa, tutti i pernottamenti in hotel e guest house, mezza pensione durante il viaggio, acqua minerale durante i trasferimenti, trasporti con minibus e minivan Mitsubishi Delica (4°, 5°, 6° e 12° giorno), guida locale di lingua italiana, accompagnatore dall’Italia per minimo 10 partecipanti, dossier culturale sul paese.
LE QUOTE NON INCLUDONO
I pasti non inclusi (tutti i pranzi), le bevande, le tasse aeroportuali in loco, le mance, l’assicurazione annullamento viaggio (facoltativa), le spese personali.
N.B. Il viaggio suddetto è a titolo di puro esempio. Dà un’idea di prezzi, località, attrazioni ed esperienze tipici della destinazione, che possono essere inclusi in tutto o in parte nella programmazione dei vari Tour Operator.Potrebbe essere effettuato solo in alcuni periodi dell’anno, in funzione di stagionalità climatiche e situazione socio-politica della destinazione